Venite Adoremus Dominum
Il Natale nelle immagini devozionali  tra il XVII e il XIX secolo

Collezione Filippo Briccoli

  Longiano (Cesena), Museo di Arte Sacra
Via Borgo Fausto, 1
dal 13 dicembre 2014
all' 11 gennaio 2015.





Orari

dal 23 dicembre al 6 gennaio:
dalle ore 15.00 alle 18.00

sabato 27 e domenica 28 dicembre 2014:
10.00 - 12.00  e 15.00 - 18.00

martedì 30 dicembre 2014:
15.00 - 18.00 e apertura straordinaria dalle 21.00 alle 23.00

sabato 3 e domenica 4 gennaio 2015:
10.00 - 12.00  e  15.00 - 18.00



Accolta nel bellissimo oratorio barocco del Museo d'arte sacra di Longiano (Cesena),
la mostra espone immagini cartacee e oggetti devozionali tutti manufatti.

***
Il materiale esposto è raggruppato nelle seguenti sezioni:
 Gesù Bambino sulla croce
Gesù Bambino tra i fiori
Gesù Bambino nel portinfante
Gesù Bambino tra i fiori di Terra Santa
Gesù Bambino nel calice
Gesù Bambino nell’ostensorio
Gesù Bambino nel cuore
Gesù Bambino nella culla
Gesù Bambino di Praga
Contrassegni di bambini abbandonati.

Segue una bacheca contenente teche col Bambino in cera, presepi tridimensionali, quadri e reliquie.


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Da segnalare due pezzi molto particolari, non facilmente riscontrabili nelle mostre:


Flagelli, antichi strumenti metallici di supplizio o di penitenza.
 Provenienza italiana, area cesenate, secolo imprecisabile, cm 65 e cm 56
Gli elementi sporgenti o pendenti dalle catenelle di ferro (filo spinato e stelline aguzze)
sono estremamente pungenti e ferocemente laceranti
.


Gesù Bambino.
Produzione conventuale italiana del 1828,
cm 18 x 14,5; il solo ricamo cm 13,2 x 9,8.
Quadretto devozionale, con cornice sagomata e vetro soffiato d’epoca.
Ricamo su seta che imita un’incisione, realizzato con fili neri e gialli di difficile identificazione.
Il Bambino, quasi ignudo, è disteso e legato alla croce con rami spinosi fioriti, sotto un cielo nuvoloso.
Ai suoi piedi il teschio di Adamo e il serpente tentatore del Paradiso terrestre.
A terra un cesto con alcuni strumenti della sua futura Passione.
Sulla sinistra la corona di spine è appesa ad un arbusto fiorito.
Nel registro inferiore sono ricamati anche data e versetti tratti dal Cantico dei Cantici,
nei quali la sposa lamenta un momento di solitudine e di sconforto perché cerca e non trova l’amato,
quasi subito rasserenata dal corteo nuziale che porterà lo sposo:
In Lectulo meo quesivi, quem diligit / anima mea, et non inveni.
Can. 3.  En Lectulum Salomonis. Can 3. - 1828.
(Sul mio letto ho cercato colui che il mio cuore ama, ma non l’ho trovato.
Ct 3,1. - Ecco la lettiga di Salomone. Ct 3,7 - 1828).



(didascalie redatte da Filippo Briccoli)