kLAUBER

Santi e Beati Certosini

La vita e gli eventi prodigiosi di alcuni santi e beati Certosini, raccontati attraverso una serie di 10 incisioni su rame del XVIII secolo firmate dai fratelli Klauber di Augsburg.

01. Bruno di Colonia

San Bruno o Brunone  (1030 ca - 1101)

Dopo gli studi a Reims, a Tours e nella natìa Colonia, Bruno (noto anche col nome di Brunone) sembrava destinato alla carriera accademica. Una serie di contrasti con il simoniaco vescovo Manasse di Reims, diocesi di cui era stato nominato cancelliere, lo costrinsero a riparare a Colonia. Quando, deposto Manasse, potè far ritorno a Reims, rifiutò la nomina a vescovo (l'episodio è illustrato nella scena centrale Δ di quest'incisione ove si vede la mano sinistra del Santo che si ritrae dalla mitra offerta dal piccolo angelo).

Dopo una breve esperienza nell'ordine cistercense, decise di fondare una famiglia religiosa ancor più austera: si rivolse ad un suo antico allievo, diventato vescovo, Ugo di Grenoble, il quale offrì a lui e ai compagni una remota vallata, chiamata in latino Cartusia (in francese Chartreuse, Certosa).

Erano sette monaci, simboleggiati nell'incisione dalle sette stelle in alto a sinistra Δ ("In dextera [manu] sua stellas septem", "Teneva nella sua destra sette stelle" Ap 1,16) e si stabilirono in questa zona nel 1084. Fu l'inizio (come indicato dal rotolo dell'angelo, in basso a destra Δ) dell'Ordine dei Certosini nella Grande Chartreuse, approvato definitivamente da papa Alessando III nel 1176 (rotolo sorretto dall'angelo di sinistra Δ).

Nel 1090 papa Urbano II, allievo del Santo, ordinò a Bruno di trasferirsi a Roma per fargli da consigliere. Le controversie tra l'antipapa Gilberto di Ravenna e papa Urbano costrinsero quest'ultimo ad abbandonare l'Urbe e a rifugiarsi in Calabria, accompagnato da Bruno.

Questi, dopo aver respinto le richieste di Urbano II che lo voleva vescovo di Reggio Calabria, fondò un secondo monastero a La Torre, un territorio boschivo presso Catanzaro, ove trascorse gli ultimi anni fino alla morte, sopraggiunta nel 1101, combinando tradizioni cenobitiche ed eremitiche, vita comune e solitudine.

Ai lati del Santo  Δ, le colonne, sormontate dai santi Giovanni Battista e Pietro, sono rivestite di bastoni pastorali, mitre e cappelli cardinalizi, per illustrare il successo dell'opera certosina. All'epoca di queste incisioni infatti l'ordine vantava 6 cardinali, 2 patriarchi, 11 arcivescovi, 45 vescovi, oltre a coloro che avevano rinunciato alla mitria (5 arcivescovi e 10 vescovi, come indicano i cartigli che si inerpicano sulle colonne).

Altre scritte riportano frasi bibliche riferite alla vita di san Bruno e alla spiritualità certosina. Fu proclamato Santo viva vocis da papa Leone X nel 1514. La celebrazione liturgica della sua memoria, prima concessa ai soli certosini, fu estesa a tutta la Chiesa nel 1623 e nel 1674 dai papi Gregorio XV e Clemente X.

Bruno di Colonia

Ugo di Lincoln

Ugo di Grenoble

Antelmo di Chignin

Stefano di Chatillon

Dionigi di Rijkel

Niccolò Albergati

Roselina di Villeneuve

Margherita d'Oingt

Beatrice di Ornacieu