Piccolo Dizionario

Terminologia del Santino

(con traduzione inglese del termine)

Acquaforte [etching]: 1. Nome antico dell'acido nitrico (in latino aqua fortis), in quanto usato nella tecnica di incisione su lastre di rame o di acciaio dalle quali si traggono riproduzioni su carta. 2. Il disegno ottenuto con la tecnica suddetta. L'uso dell'acido (acquaforte) rivoluziona, all'inizio del 1500, la calcografia (incisione su metallo): la superficie del metallo, spalmata di cera o vernice, viene incisa con una punta e poi immersa in un bagno acido che la intacca solo in corrispondenza dei solchi. Completata la morsura (azione corrosiva dell'acido), la lastra viene lavata con benzina o aquaragia, quindi cosparsa di inchiostro grasso per far penetrare la tinta nei solchi e, infine, impressa utilizzando un torchio.

Acquarello (o acquerello) [watercolor]: tecnica pittorica che usa colori diluiti con acqua e gomma arabica. La tecnica, conosciuta in Cina da tempi remoti, è applicata in Occidente soltanto dal 1400-1500 per colorire inizialmente le xilografie.

Acquatinta [aquatint]: è una tecnica di incisione indiretta su metallo che consiste nell'arricchire una matrice (stampa) di toni chiaroscuri, cospargendo la lastra di polvere di bitume di modo che l'acidatura successiva corroda soltanto gli spazi tra i granelli di polvere e producendo così una superficie ruvida e un effetto simile all'acquerello.

Applicazione [application]: elemento decorativo di materiali diversi (stoffa, madreperla, cromolitografia, paglia), incollato, cucito o ricamato sul santino.

Aureola [halo]: cerchio o disco luminoso che circonda, secondo l'iconografia tradizionale, il capo dei santi, della Vergine Maria o di Cristo. Talvolta assume una forma a raggiera, la forma di nuvola luminosa (nimbo), la forma elissoidale, formata da due cerchi che si intersecano e che racchiudono l'intera persona (mandorla mistica), un anello di luce (es. Vergine delle Rocce di Leonardo), un cerchio di stelle (Maria, donna dell'Apocalisse), una forma quadrata (per persone ancora in vita ma in odore di santità), con croce inscritta (per Gesù) o triangolare (per le raffigurazioni umane di Dio).

Bulino [burin]: piccolo arnese di acciaio con punta tagliente per incidere metalli, pelli o cuoio.

Calcografia: (dal greco χαλκός = rame e γραφή = scrittura) procedimento per ricavare stampe da matrici di rame (e più tardi di zinco), incise in incavo, inchiostrate a tampone. Alla calcografia appartengono tecniche come l'incisione a bulino, la puntasecca, la maniera nera, il punzone (esempi di incisione su lastra con procedimento diretto, cioè inciso direttamente dall'artista) e l'acquatinta e l'acquaforte (con procedimento indiretto: matrice incisa dall'azione corrosiva dell'acido).

Canif: (dal francese) coltellino dalla lama molto sottile e tagliente, usato per l'intaglio della pergamena o della carta.

Canivet: immaginetta manufatta, finemente intagliata su carta o pergamena, con al centro una miniatura. Tecnica nata all'inizio del 1500 in Germania, propagatasi poi in Francia, Italia, Olanda, etc. Il termine deriva dal nome dello strumento (canif) impiegato per la realizzazione del ricamo. Questa tipologia termina verso il 1835, quando inizia il procedimento meccanico per la produzione dei santini con il pizzo che occupa, inizialmente tutto il fondo, e successivamente solo i bordi.

Carta pecora [parchment]: membrana ricavata da pelli di pecora o di agnello conciate (vedi pergamena).

Cartiglio [scroll]: raffigurazione di un rotolo di carta contenente un'iscrizione, utilizzato, solitamente per indicare il nome del santo effigiato al centro dell'immaginetta.

Cartoncino da mezzo punto (o cartoncino fustellato): cartoncino con piccolissimi fori, molto vicini, predisposti per essere intagliati a mano e così realizzare decorazioni geometriche.

Centinato [lagging]: si riferisce al bordo del santino sagomato ad arco, ricamato a piccoli smerli.

Collage: composizione eseguita con pezzi di carta colorata, ritagliati ed incollati su un piano, spesso frammisti ad altri materiali (stoffa, paillettes, cromolitografie, fiori secchi, etc.).

Cromolitografia [copperplate engraving]: procedimento di stampa litografica (vedi litografia) a colori, ottenuto sovrapponendo al foglio, secondo l'ordine voluto, lastre di pietra dipinte con inchiostro grasso, ognuna con un solo colore.

Firma [sign, signature]: nome completo (o iniziali del nome, distinte o combinate in monogramma) apposto solitamente dagli incisori sulla propria stampa. Solitamente il nome dell'incisore è in calce a destra mentre il nome dell'autore del disegno si trova a sinistra.

Fondo (o fondino) [background]: parte non occupata da immagini.

Fotografia: registrazione di immagini persistenti su un supporto solido (carta, pellicola trasparente, etc.) mediante un processo fotochimico. Nata agli inizi del 1800 (N. Niepce, L. Daguerre), si affermò con la scoperta del processo negativo-positivo con stampa su carta (W. F. Talbot, 1840) che consentì di moltiplicare le copie ottenibili. Venne utilizzata per la produzione industriale dei santini verso il 1870.

Fustella: utensile di acciaio, a profilo tagliente.

Fustellato: stampato con la sagoma in rilievo o anche tranciato con la fustella.

Goffrato [embossed]: impresso mediante goffratura (impressione a rilievo di un motivo ornamentale o un disegno).

Goffratura [embossing]: 1. Procedimento meccanico per imprimere in rilievo carta, tessuto, cuoio o altri materiali cedevoli. 2. Il rilievo ottenuto per mezzo di tale tecnica.

Immagine "vestita" [dressed image]: immagine ricoperta, mediante l'uso di varie tecniche, di stoffa o di carta per imitare l'abito. Tecnica usata soprattutto in Francia, nella seconda metà del 1800, per i ricordini delle Prime Comunioni e in Italia per la raffigurazione del Bambin Gesù in fasce (nel portinfante).

Imprimatur: (dal latino Nihil obstat quominus imprimatur: non esiste alcun impedimento al fatto di essere stampato) formale ed esplicito permesso di stampa di un libro o di una preghiera, concesso dall'autorità religiosa (viene rilasciato dal vescovo). Dichiara che un'opera letteraria è priva di errori in materia di dottrina della Chiesa Cattolica. La data dell'imprimatur non coincide necessariamente con la data di produzione del santino.

Incisione [engraving]: 1. Arte di incidere una superficie dura per trarre, dopo averla inchistrata, una stampa su carta. Si distingue tra incisione a rilievo (xilografia, su legno) ed incisione ad intaglio (con tecniche calcografiche, su metallo). A seconda del materiale e del procedimento utilizzato, assume caratteri e nomi diversi: xilografia (o silografia), acquaforte, puntasecca, bulino, maniera punteggiata. 2. La stampa stessa, eseguita con questa tecnica.

Incisione a bulino [burin engraving]: un tipo di incisione, in cui il rame viene inciso direttamente mediante un bulino.

Intaglio: tecnica utilizzata soprattutto nei santini manufatti o nei canivet, che consiste nell'intagliare a mano con un temperino (canif) il fondo (o solo il bordo) dell'immaginetta, formando fogliami vari o fregi e applicando poi, al centro, una miniatura dipinta. Tra i vari tipi di intaglio ricordiamo l'intaglio a filet, l'intaglio a licheni, l'intaglio a maglie larghe.

Liberty: corrente artistica diffusa in Europa (ove assume localmente nomi differenti, ad es. Stile floreale, Modern Style, Jugendstil, etc.) e negli Stati Uniti (Tiffany Style) equivalente dell'art nouveau francese. Il termine (dal nome dei magazzini inglesi proprietà di Arthur Lasenby Liberty che vendevano oggetti dal design innovativo art nouveau) è usato specialmente in Italia per designare lo stile floreale, tipico dell'ultima decade del 1800 e dei primi del 1900, caratterizzato dalla linea curva e sinuosa, dinamica e ondulata, ispirato alla natura, con forme simili a piante o fiori.

Litografia: (dal greco λίθος = pietra e γραφή = scrittura) tecnica di stampa inventata dal cecoslovacco Aloyd Senefelder (Praga 1771 - Monaco di Baviera 1834) che scoprì nel 1796 le proprietà delle pietre calcaree di assorbire grassi, resine e saponi allo stato asciutto e di rifiutarli quando venivano bagnate con soluzioni acido-gommose. Si tratta di una tecnica di stampa in piano. Gli scritti o i disegni sono tracciati mediante inchiostri grassi su una speciale pietra calcarea sopra la quale, dopo averla inumidita, si passa un rullo inchiostratore; l'inchiostro aderisce al disegno che ha rifiutato l'acqua. Premendo il foglio di carta sulla pietra, con un rullo, si ottiene la stampa. Si sviluppa agli inizi del 1800. La pietra viene successivamente sostituita con lastre meccaniche di zinco o di alluminio, opportunamente trattate. Con la sovrapposizione di più pietre inchiostrate con colori differenti si ottiene la cromolitografia.

Lustrino [sequin]: vedi paillette.

Miniatura: lavoro eseguito attraverso la tecnica di dipingere (per lo più in piccole proporzioni) con scrupolosa finezza e copia di particolari e di effetti decorativi

Oleografia: processo cromolitografico che imita la pittura ad olio: la stampa viene eseguita su tela o su carta che porta, prevalentemente impressa sul verso, l'impronta della tramatura della tela.

Paillettes [sequin]: termine francese equivalente all'italiano lustrini. Dischetti di metallo, di piccolissime dimensioni e variamente colorati, applicati come guarnizioni.

Pasta d'ostia (o carta d'ostia): tipo di carta (o impasto) estremamente sottile e delicato, utilizzato nella seconda metà dell'ottocento come supporto per la realizzazione di santini. Tipologia di santino piuttosto rara, talvolta presenta ricami o materiali vari (ad esempio madreperla) applicati.

Pergamena [parchment]: (dal nome della città di Pergamo, in Asia Minore) 1. Pelle di pecora, capra, agnello o vitello, macerata nella calce, quindi raschiata, tesa, seccata e levigata. 2. Testo o documento scritto su cartapecora. 3. Immaginetta realizzata su cartapecora.

Pizzo meccanico: pizzo stampato in serie, con l'uso di punzoni speciali. Compare verso il 1840.

Pochoir: procedimento grafico che si avvale di mascherine (con parti ritagliate in corrispondenza delle zone da colorare) che permettono di riprodurre in serie le stesse forme. Tale supporto viene utilizzato talvolta per colorare le immagini delle stampe. (vedi anche stencil)

Portinfante: 1. Adattamento italiano, raro, del termine francese porte-enfant: sorta di sacco in tessuto, usato per condurre fuori casa i neonati. 2. Santino manufatto con la tecnica del collage, composto da una culla in carta intagliata e punzecchiata su cui è posato il Bambin Gesù, spesso in fasce, vestito di tunichette di velluto o seta, solitamente ispirate all'abbigliamento ecclesiastico. Altre volte il portinfante ha la forma di un calice, impreziosito di ricami, che richiama la simbologia di Gesù Eucaristico.

Pressa [press]: procedimento utilizzato nei santini a rilievo. Tale rilievo viene ottenuto pressando la carta tra due lastre sagomate.

Puntinato o punzecchiato: tecnica usata a completamento di quella dell'intaglio della carta, che consiste nel pungere fittamente, o seguendo linee decorative stabilite, la superficie della carta con aghi di diverse misure.

Punzone [punch or stippling tool]: asta di acciaio duro recante all'estremità tronco-piramidale una decorazione in rilievo che serve per traforare una superficie di carta (pizzo).

Recto [recto]: in bibliografia, la parte anteriore di un foglio o di un manoscritto (opposta al verso), oppure la pagina destra di un foglio piegato.

Reliquia [relic]: 1. Reliquia di primo grado: resti corporei di un santo. Reliquia di secondo grado: oggetto usato o posseduto da un santo. Reliquia di terzo grado: oggetto venuto a contatto con una vera reliquia. 2. Santino con reliquia.

Siderografia [siderography]: incisione su acciaio, ottenuta con agenti corrosivi chimici o per via elettrolitica o per via meccanica. Alla fine del 1700 e durante tutto il 1800, la stampa assunse un carattere industriale e necessitarono tirature elevate: le lastre di rame, che erano soggette ad usura, vennero sostituite con lastre di acciaio.

Stencil: è una mascherina che permette di riprodurre in serie simboli o forme. Tagliando alcune sezioni della superficie della maschera si ottiene un negativo fisico dell'immagine che si vuole realizzare. Applicando un colore o una vernice sulla maschera, la forma ritagliata permetterà di impressionare la superficie sottostante. Grazie alla velocità di esecuzione, lo stencil è diventata una della tecniche utilizzate nel graffitismo urbano, la Street Art.

Sorpresa (santino a sorpresa) [at surprise]: santino composto da varie ante che nascondono un'immagine centrale.

Teatrino (santino a teatrino o santino ad altarino) [little theatre, three-dimensional holy card]: santino manufatto con figure (generalmente cromolitografie) collocate, per mezzo di linguelle di carta, su vari piani prospettici, in modo da creare un effetto tridimensionale. Utilizzati, generalmente, come ricordi di Prima Comunione, sono di stile Liberty.

Trina [lace]: merletto o intaglio eseguito con straordinaria finezza di esecuzione.

Verso [verso, rear]: in bibliografia, la parte posteriore di un foglio o di un manoscritto (opposta al recto) oppure la pagina sinistra di un foglio piegato.

Xilografia (o silografia) [woodcut]: tecnica di incisione a rilievo su legni duri a scopo di riproduzione a stampa. Nella xilografia il legno viene asportato da entrambi i lati di quella che sarà la linea scura nell'impressione (ottenuta mediante torchi a pressione verticale). Inchiostrando questi tratti con un rullo e premendo il blocco di legno sopra una carta si ottiene la stampa.